lunedì 9 marzo 2009

Chi la fa l'aspetti

Ieri c'era una notizia assai ghiotta, che avrei voluto commentare. Si tratta del crollo della CDU nei sondaggi, che sta provocando una rivolta di quel partito contro la Cancelliera tedesca Angela Merkel. La notizia è riportata da AGI News On ed è stata ripresa dai blog Papa Ratzinger [2] e Messainlatino.it. Ma mi sono trattenuto, pensando che siamo in Quaresima. Ieri poi era domenica, e l'inno di Gregorio Magno che recitiamo all'Officium lectionis ci invita a controllare, fra l'altro, anche le parole: "Utamur ergo parcius | verbis, cibis et potibus, | somno, iocis et arctius | perstemus in custodia". Ma oggi, pur essendo ancora Quaresima, è lunedí, e non c'è quell'inno nell'ufficio, per cui mi sento autorizzato a non tenere piú sotto controllo la mia lingua.

"Chi la fa l'aspetti", ammonisce il proverbio italiano. Non so se in Germania ne abbiano uno equivalente. Dalla figlia di un pastore protestante, però, ci si sarebbe aspettata una maggiore conoscenza della Bibbia: "Chi scaglia un sasso in alto, se lo tira sulla testa, | e un colpo a tradimento ferisce chi lo vibra. | Chi scava una fossa vi cade dentro, | [e chi colloca una pietra davanti al suo prossimo vi inciampa] | chi tende un laccio vi resta preso. | Il male si ritorce su chi lo fa, | egli non sa neppure da dove gli venga. | Derisione e insulto per il superbo, | la vendetta, come un leone, lo attende al varco. | Sono presi al laccio quanti gioiscono per la caduta dei pii, | il dolore li consumerà prima della loro morte" (Sir 27:25-29). Già, dimenticavo, per i protestanti il Siracide (o Ecclesiastico) è un libro "apocrifo". Da questa esperienza, forse, la Signora Angela imparerà, a sue spese, che si tratta di un libro ispirato.

L'articolo dell'AGI sistiene che Frau Merkel abbia voluto far piacere a socialdemocratici e verdi. Io, che sono un po' piú malizioso, sospetto che abbia voluto far piacere a qualcun altro, a chi ormai controlla completamente la politica europea, dopo aver messo sotto controllo quella americana, Israele. O meglio, se proprio vogliamo dirla tutta, non è stata lei a voler far piacere a Israele, ma è stato Israele a imporle quel gesto. E lei, da brava scolaretta, ha eseguito il compitino che le era stato assegnato. Capisco che, di fronte a certi ricatti (sembra proprio che anche la nostra povera Angela qualche scheletruccio nell'armadio ce l'abbia), bisogna pure piegarsi. Ma c'è modo e modo: abbiamo una dignità da salvare. Lei invece ha voluto strafare; ha voluto essere la prima della classe. Ed ecco i risultati. Ben le sta! Personalmente, ritengo che in certi casi sarebbe assai piú dignitoso rifiutarsi di eseguire gli ordini ricevuti: si perderà pure il potere, si interromperà la carriera; ma che importa? Almeno se ne esce a testa alta, con onore. In questo modo, il potere lo si perde lo stesso, e in piú si perde pure la faccia. Speriamo che quanto sta avvenendo serva da lezione anche a qualche politico di casa nostra. Nel frattempo vorremmo dare un consiglio fraterno alla povera Angela: si dimetta, chieda scusa al Papa e si ritiri a vita privata, magari — perché no? — una silenziosa vita di preghiera e di penitenza. Farebbe molto bene alla sua anima, al suo paese e all'Europa tutta.