domenica 12 aprile 2009

Domenica di Pasqua "in Resurrectione Domini"

Nel vangelo dell'odierna "Messa del giorno" (Gv 20:1-9) troviamo tre personaggi: Maria di Magdala, Simon Pietro e il "discepolo che Gesù amava" (lo stesso evangelista, Giovanni). Tutti e tre vedono qualcosa, ma con diverso risultato.

La Maddalena "vide che la pietra era stata tolta dal sepolcro". Non sappiamo se entrò o se si accontentò di constatare la violazione del sepolcro. La sua conclusione fu: "Hanno portato via il Signore e non sappiamo dove l'hanno posto!".

Pietro "entrò nel sepolcro e osservò i teli posati là, e il sudario - che era stato sul suo capo - non posato là con i teli, ma avvolto in un luogo a parte". Non sappiamo quale fu la reazione di Pietro. Stando a quanto ci dice Luca, "tornò indietro, pieno di stupore per l' accaduto" (Lc 24:12).

Giovanni, che era arrivato per primo al sepolcro, si era chinato e aveva visto i "teli", ma non era entrato, attendendo l'arrivo di Pietro, dopo che questi entrò, entrò anche lui, "e vide e credette". Giovanni è il primo a credere nella risurrezione (è forse un caso che fosse "il discepolo che Gesù amava?"). Credette, perché vide. Che cosa vide? Presumibilmente le stesse cose che vide Simone: "i teli posati là, e il sudario - che era stato sul suo capo - non posato là con i teli, ma avvolto in un luogo a parte". Per il capo degli apostoli quei segni furono al massimo motivo di "stupore"; quegli stessi segni bastarono al discepolo prediletto per credere. Tutti gli altri - Maria di Magdala, le donne, gli apostoli - avranno bisogno di vedere Gesù di persona, per credere. Uno di loro, Tommaso, non si accontenterà neppure di vedere, vorrà toccare, per credere.

Tutti, in ogni caso, videro e credettero. Ma Gesù proprio a Tommaso dirà: "Perché mi hai veduto, tu hai creduto; beati quelli che non hanno visto e hanno creduto" (Gv 20:29). Era necessario che loro vedessero, non solo perché loro credessero, ma perché noi credessimo. La nostra fede si fonda sulla loro testimonianza oculare (de visu). Ma "la fede - afferma Paolo - viene dall'ascolto", fides ex auditu (Rm 10:17). Noi crediamo perché ci fidiamo degli apostoli, della loro esperienza unica. Crediamo senza aver visto. E per questo il Signore ci considera e noi stessi possiamo considerarci beati.

BUONA PASQUA A TUTTI!