mercoledì 5 settembre 2018

Pari opportunità?



Un lettore dalla Spagna, dopo aver letto il post di giovedí scorso sulla “censura” apportata dal lezionario americano alla seconda lettura della XXI domenica del tempo ordinario (anno B), mi ha fatto notare che anche alla Messa celebrata dal Papa quel giorno (26 agosto) nel Phoenix Park di Dublino, per la conclusione del IX Incontro mondiale delle famiglie, è stata letta, in spagnolo, la forma abbreviata della seconda lettura (Ef 5:2a.25-32), esattamente come viene proposta, come seconda opzione, nel lezionario americano (qui tra il minuto 1:01:00 e il minuto 1:02:30). 

Faccio notare che in Irlanda non si usa il lezionario americano, ma quello inglese, dove non viene offerta la possibilità di una forma breve per la seconda lettura (qui). La lettura, come detto, è stata fatta in spagnolo, seguendo la versione ufficiale della Bibbia curata dalla Conferenza episcopale spagnola (2008), ma non leggendola dal nuovo lezionario ufficiale usato in Spagna (2017), che prevede esclusivamente il testo completo (Ef 5:21-32) (qui). La possibilità di una forma breve esiste invece nel lezionario usato in Messico (1987, 5ª ed. 2004), ma allora si sarebbe dovuta usare una diversa traduzione della Bibbia (qui).

Meraviglia che l’Ufficio per le celebrazioni pontificie non si attenga alla norma che vuole che, durante la Messa, le letture siano «tratte dai testi del Lezionario approvato» (Ordinamento generale del Messale Romano, n. 358). Ma ciò che soprattutto meraviglia è che in un incontro internazionale delle famiglie si senta il bisogno di tagliare San Paolo, proprio in un testo che tratta di rapporti domestici. Senza accorgersi poi che, in tal modo, si finisce per negare pari opportunità all’uomo e alla donna: nella forma abbreviata della lettura, infatti, dopo un generico appello alla carità (v. 2a), ci si rivolge esclusivamente ai mariti, trascurando completamente le mogli. Se questo non è maschilismo, ditemi voi che cos’è.
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