Antiquo robore: novembre 2018

Ho ricevuto diversi messaggi di lettori che chiedono conto del mio prolungato silenzio. Credo che sia doveroso, da parte mia, dare loro una parola di spiegazione.

Pubblicazioni

— Prontuario per lo spirito. Insegnamenti ascetico-mistici di sant’Antonio Maria Zaccaria, in collaborazione con Antonio Gentili (Milano, 1994).
— Scritti ascetici di San Francesco Saverio Maria Bianchi: S. Francesco Saverio Bianchi, sacerdote barnabita, apostolo di Napoli. Cenni biografici e scritti ascetici (Napoli, 1996).
— Esercizi zaccariani 1997. Incontri spirituali sulla vita e i “Sermoni” di sant’Antonio M. Zaccaria nell’anno centenario della sua canonizzazione, in collaborazione con Antonio Gentili e Giuseppe Dell’Orto: Quaderni di vita barnabitica 11 (Roma, 1998).
— San Francesco Saverio Maria Bianchi. Un Santo nella bufera rivoluzionaria (Moncalieri, 2001); 2ª ed.: San Francesco Saverio Maria Bianchi. Luce e speranza in un tempo di crisi (Napoli, 2010).
— Costituzioni dei Chierici Regolari di San Paolo Decollato, Prima edizione italiana delle Costituzioni del 1579: “Barnabiti studi”, n. 31/2014.
— Litanie di Sant’Antonio Maria Zaccaria, 2ª ed. (Bologna, 2016).
— Regole degli uffici dei Chierici Regolari di San Paolo, Edizione critica con traduzione italiana a fronte: “Barnabiti Studi”, nn. 36/2019; 37/2020.
— Antonio Maria Zaccaria, Gli Scritti, Nuova edizione commentata, in collaborazione con Antonio Gentili, Edizioni San Paolo (Cinisello Balsamo, 2024).

Relazioni e comunicazioni a convegni:
— Le “cinque vie” di s. Antonio M. Zaccaria: Quaderni di vita barnabitica 8 (Roma, 1989)
— Sulle orme di Paolo apostolo: il paolinismo di s. Antonio Maria Zaccaria: Quaderni di vita barnabitica 10 (Roma, 1997)
— Filoluterano o semipelagiano. La dinamica di grazia e libero arbitrio nella dottrina spirituale di Antonio Maria Zaccaria: Quaderni di vita barnabitica 13 (Roma, 2003)
— Lettera di Paolo ai Filippesi: Quaderni di vita barnabitica 14 (Roma, 2005)

Lo pseudonimo

Querculanus è uno degli aggettivi derivanti da quercus (= “quercia”).

Nell’antica Roma, era il nome originario del Celio (Querculanus mons), uno dei sette colli cosí chiamato per l’ingente presenza di tale specie vegetale.

Quando il Collegio alla Querce di Firenze fu fondato (1867), ereditò il titolo del Collegio Maria Luisa di Parma (Collegium Beatae Mariae Virginis Immaculatae), appena soppresso a causa delle leggi eversive; ma negli atti della casa veniva comunemente denominato Collegium Sanctae Mariae ad Quercum o, piú brevemente, Collegium Querculanum.

In italiano, per qualificare tutto ciò che aveva attinenza al Collegio, fu coniato l’aggettivo “querciolino”.

Antiquo robore

martedì 27 novembre 2018

Una parola di spiegazione

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