mercoledì 5 ottobre 2016

«Io sono con voi tutti i giorni»


Qualcuno dei “miei venticinque lettori” si sarà chiesto che cosa sia successo al Padre Scalese durante il mese di settembre. È ben vero che, al termine dell’ultimo pezzo di agosto, avevo aggiunto un post scriptum che annunciava l’imminente assenza («The Sunday homilist takes his holiday. He will be back, God willing, on the first Sunday of October. God bless!»), ma capisco che, trattandosi dell’omelia domenicale in inglese, a molti possa essere sfuggito quell’avviso. Come preannunciato, dunque, nel mese di settembre ho preso le mie vacanze in Italia, durante le quali non ho avuto né tempo né voglia di aggiornare il blog. Ora però vorrei condividere, con quelli a cui la cosa può interessare, alcuni momenti di una vacanza che quest’anno si è rivelata particolarmente piacevole e interessante.


 
Il ritratto ufficiale della canonizzazione (dipinto di Chas Fagan)

Il primo momento degno di nota è la partecipazione alla canonizzazione di Madre Teresa di Calcutta. Come molti di voi sanno, nella mia giurisdizione esiste una comunità di Missionarie della Carità (vedi qui). Una presenza preziosa, non solo per il servizio che svolgono, ma anche per la testimonianza che dànno (prima che ai musulmani, a noi cristiani). Ebbene, la Madre Generale, Sr. Mary Prema, mi aveva invitato alla canonizzazione e io, felice e onorato di tale invito, ho fatto in modo di far coincidere le mie vacanze annuali con quell’evento. Ho partecipato a tre appuntamenti: al Simposio organizzato da AsiaNews il 2 settembre nell’Aula magna della Pontificia Università Urbaniana (dove ho potuto incontrare, oltre la Madre Generale, anche il mio boss, il Card. Fernando Filoni); la Messa di canonizzazione, celebrata dal Santo Padre in Piazza San Pietro domenica 4 (in quanto Ordinario, ero tra i Vescovi concelebranti sul sagrato della Basilica, a due passi dall’altare); la Messa di ringraziamento, celebrata dal Card. Pietro Parolin il giorno seguente (dies natalis e festa liturgica della Santa) sempre sul sagrato della Basilica Vaticana. Molto bella l’omelia del Cardinale Segretario di Stato, che con poche pennellate è riuscito a tracciare un profilo completo e affascinante della nuova Santa. A parte il caldo, per me, che ho avuto la fortuna di incontrare Madre Teresa tanti anni fa (vedi qui), la partecipazione alla sua canonizzazione è stata un’esperienza indimenticabile, vissuta con grande intensità. 

La Madonna di Fatima sul sagrato di San Carlo ai Catinari, 
salutata dai fedeli

Smaltita la sbornia, abbastanza prevedibile, della canonizzazione, non immaginavo che avrei fatto un’esperienza altrettanto intensa nei giorni immediatamente successivi. Andando nella mia parrocchia di origine, San Carlo ai Catinari, scopro che era in corso in quei giorni la visita della “Madonna pellegrina di Fatima”. Un’iniziativa presa dal Movimento dell’Amore familiare di Don Stefano Tardani insieme alle comunità di Santa Maria in Campitelli (Padre Davide Carbonaro O.M.D.), Santa Maria in Monticelli (Padre Gian Mario Redaelli D.C.) e San Carlo ai Catinari (Padre Giovanni Villa B.). Ho avuto la grazia di partecipare alla processione che ha portato l’immagine della Madonna dalla chiesa di Santa Maria in Monticelli (presso la quale sono nato) alla chiesa parrocchiale di San Carlo la sera del 15 settembre, attraversando le strade che mi hanno visto crescere (e ora entrate nel circuito della movida romana), e poi di concelebrare la Messa conclusiva presieduta dal nuovo Ausiliare del Settore Centro, S. E. Mons. Gianrico Ruzza la sera del 17 settembre. Particolarmente toccante è stato il saluto dei fedeli alla Vergine in Piazza Benedetto Cairoli al momento della sua partenza per Fatima.

Icona della Madonna di San Luca (Maria Grazia Pranzini, 2001),
conservata nella cappella di Villa San Giuseppe, Bologna

La terza esperienza, questa volta programmata, ma ugualmente sorprendente nel suo svolgimento, sono stati gli esercizi spirituali svolti, nell’ultima settimana di permanenza in Italia, a Bologna presso Villa San Giuseppe, sulle pendici del Colle della Guardia, ai piedi del Santuario della Madonna di San Luca. Una casa di esercizi e un santuario a cui sono particolarmente affezionato, per avervi trascorso alcuni momenti importanti della mia vita. Il predicatore, Padre Massimo Marelli S.J., ha dettato i punti per la meditazione, soffermandosi con profondità ed efficacia su alcuni simboli biblici (fuoco, acqua, nube, pietra, ecc.). Durante il mio breve soggiorno bolognese ho avuto la possibilità di offrire due testimonianze sulla mia esperienza afghana: la prima in un incontro con gli alunni del Collegio San Luigi e la seconda in un’intervista rilasciata a Mons. Andrea Caniato per il settimanale diocesano “12 Porte” e a Luca Tentori per la Radio Vaticana.

Che dire? Ringraziamo il Signore. Viviamo un momento delicato nella storia della Chiesa e del mondo; tante sono le preoccupazioni che ci assillano. Ma il Signore non ci lascia soli e, di tanto in tanto, ci invia dei segni — modesti, per molti impercettibili, ma per chi crede inequivocabili — della sua presenza: «Io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo» (Mt 28:20). E di solito egli si rende presente fra noi per mezzo della sua Madre Immacolata e dei Santi Ecco, attraverso queste esperienze, penso di aver sperimentato nei giorni scorsi la vicinanza del Signore.
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