La Chiesa celebra oggi la festa di Sant’Antonio Maria Zaccaria (1502-1539), sacerdote cremonese, fondatore della Congregazione di San Paolo (Barnabiti, Angeliche e Laici). È uno degli esponenti della riforma cattolica, precedente al Concilio di Trento (1545-1563). Vorrei ricordarlo qui con le parole pronunciate, a braccio, dal Cardinale Joseph Ratzinger nella chiesa di San Carlo ai Catinari a Roma il 28 maggio 1997, in occasione del centenario della canonizzazione.
«Devo dire che la figura di Sant’Antonio Maria mi è cara, perché è una delle figure della riforma cattolica nel secolo della Riforma. La sua vita coincide con un periodo turbolento, nel quale Lutero, a suo modo, tentò di riformare la Chiesa. Tentativo che, come sappiamo, finí nella tragedia della divisione della Chiesa. Lutero nei problemi del suo tempo e della sua vita personale aveva scoperto la figura di San Paolo e, con l’intenzione di seguire il grande messaggio di San Paolo, cominciò il suo cammino. Purtroppo mise in contrasto San Paolo con la Chiesa gerarchica, la Chiesa del Papa, la legge contro il vangelo. E cosí, anche riscoprendolo, ha sciolto San Paolo dalla totalità della vita della Chiesa, dal messaggio della Sacra Scrittura. Antonio Maria Zaccaria ha scoperto anche lui San Paolo, ha voluto seguire proprio il dinamismo evangelico di San Paolo e lo ha visto nella totalità del messaggio divino, nella comunione della Chiesa.
Mi sembra che Sant’Antonio Maria sia una figura di grande attualità, una figura ecumenica e missionaria e che ci invita a mostrare e vivere il messaggio di San Paolo nella Chiesa stessa, e fa vedere ai nostri fratelli separati che San Paolo ha il suo posto vero nella Chiesa cattolica, e non è necessario mettere in contrasto il messaggio di San Paolo con la Chiesa gerarchica, ma che esiste proprio nella Chiesa cattolica tutto lo spazio per la libertà evangelica, per il dinamismo missionario, per la gioia del vangelo. La Chiesa cattolica non è solo Chiesa della legge, ma deve anche mostrarsi concretamente come Chiesa del vangelo e della sua gioia per aprire le strade all’unità».