Leggo su ZENIT una notizia che mi sembra di una gravità inaudita: il World Jewish Congress ha avuto un colloquio lunedí scorso con il Card. Kasper "per discutere la remissione della scomunica a quattro Vescovi della Fraternità San Pio X". Mi chiedo: da quando in qua un atto di esclusiva competenza ecclesiastica deve essere discusso con l'organizzazione mondiale ebraica?
Ma sentite quel che segue: "Ronald Lauder, presidente del World Jewish Congress, ha affermato che finora il Vaticano ha compiuto i primi passi necessari a rispondere alle preoccupazioni della comunità ebraica, ma che questi passi devono essere seguiti da azioni concrete". Quindi non è solo andato a discutere, ma anche a dare istruzioni. Come se non bastasse, ha aggiunto: "Vogliamo che il Vaticano capisca che accogliendo antisemiti come Williamson i successi di quattro decenni di dialogo ebraico-cattolico dalla dichiarazione del 1965 Nostra Ætate verranno messi in discussione ... Ora crediamo che il nostro messaggio sia stato compreso". A casa mia questo modo di esprimersi si chiama "intimidazione". La tracotanza del World Jewish Congress non ha limiti. Fino a quando la Santa Sede continuerà a sopportare simili insolenze?
Ma sentite quel che segue: "Ronald Lauder, presidente del World Jewish Congress, ha affermato che finora il Vaticano ha compiuto i primi passi necessari a rispondere alle preoccupazioni della comunità ebraica, ma che questi passi devono essere seguiti da azioni concrete". Quindi non è solo andato a discutere, ma anche a dare istruzioni. Come se non bastasse, ha aggiunto: "Vogliamo che il Vaticano capisca che accogliendo antisemiti come Williamson i successi di quattro decenni di dialogo ebraico-cattolico dalla dichiarazione del 1965 Nostra Ætate verranno messi in discussione ... Ora crediamo che il nostro messaggio sia stato compreso". A casa mia questo modo di esprimersi si chiama "intimidazione". La tracotanza del World Jewish Congress non ha limiti. Fino a quando la Santa Sede continuerà a sopportare simili insolenze?