L’11 ottobre scorso ricorreva il XXV anniversario della pubblicazione del Catechismo
della Chiesa Cattolica, avvenuta nel 1992, in occasione del trentennale
dell’apertura del Concilio Vaticano II. La ricorrenza è stata celebrata con un
incontro organizzato dal Pontificio Consiglio per la promozione della nuova
evangelizzazione (a cui, dal 2013, è stata trasferita la competenza per la
catechesi, precedentemente affidata alla Congregazione per il clero). Ai
partecipanti all’incontro il Papa ha rivolto un discorso,
che ha avuto una certa risonanza mediatica soprattutto per l’auspicio, in esso
manifestato, che nel Catechismo sia dato «uno spazio piú adeguato e coerente con [le] finalità espresse [nel discorso]» al tema della pena di
morte, e per il ricorso all’immagine della naftalina per stigmatizzare una
concezione errata di tradizione. Come spesso avviene, la concentrazione sui
dettagli ha fatto perdere di vista il quadro d’insieme. Probabilmente il
discorso del Papa meritava una maggiore attenzione, che non fosse solo quella
appuntata su alcuni aspetti, tutto sommato, marginali.
martedì 31 ottobre 2017
sabato 28 ottobre 2017
«Mandatum magnum»
The controversies between Jesus and the
Pharisees continue. This time a scholar of the law, that is, a scribe puts
Jesus to the test, asking him about a question rather common among rabbis at
that time: “Which commandment in the law is the greatest?”—literally, “Which
is the great commandment (mandatum magnum) in the law?” Why did rabbis discuss this issue?
Because they enumerated a good 613 precepts in the Bible. We have had a sample
of these precepts in the first reading. So, it was understandable for rabbis to
discover which was the greatest commandment. Evidently, they also had problems with
catechesis: how to teach people so many commandments? It was absolutely
necessary to focus on the essentials. It is true that, among the more than six
hundred precepts, there are the ten commandments given by God to Moses; but
they are still ten. Is it not possible to find one commandment which can
summarize the other ones and on which all others depend?
mercoledì 25 ottobre 2017
La balcanizzazione della liturgia
Forse qualche lettore si chiederà come mai non ho
ancora scritto nulla sulla recente lettera di Papa Francesco al Cardinale
Sarah, pubblicata dalla Nuova Bussola Quotidiana.
In questo momento preferisco astenermi da qualsiasi commento. Ciò che avevo
da dire sul motu proprio Magnum principium l’ho detto a suo tempo (qui). L’inusuale intervento pontificio non fa che confermare la mia
interpretazione del motu proprio, che si differenziava da quella dei soliti
bene informati, che all’epoca si sforzavano di minimizzare la portata del
documento. Mi sembra invece utile mettere a disposizione di tutti la mia
traduzione di un’intervista sull’argomento al Dott. Peter Kwasniewski del Wyoming Catholic College, pubblicata ieri sul sito LifeSite.
Q
lunedì 23 ottobre 2017
Processo alle intenzioni
Qualche lettore mi ha chiesto di esprimere un parere sulle recenti
dichiarazioni fatte da Mons. Nunzio Galantino durante il Convegno, organizzato
dalla Pontificia Università Lateranense in occasione del quinto centenario
della Riforma, dal titolo Passione per Dio (18-19 ottobre 2017). Nel suo
intervento introduttivo alla III sessione del Convegno (“La spiritualità della
Riforma nell’agire ecclesiale”), il Segretario della CEI avrebbe sostenuto
(dico “avrebbe” perché non ho trovato in rete il testo dell’intervento, ma solo
alcuni reports) che “la Riforma avviata da Martin Lutero 500 anni fa è
stata un evento dello Spirito Santo”. Tale affermazione ha comprensibilmente
provocato in molti una levata di scudi. Se devo essere sincero, non mi
meraviglia piú di tanto: essa è espressione di in una tendenza oggi assai diffusa nella
Chiesa. Per cui non mi sento di dare addosso a Mons. Galantino: egli si fa solo
portavoce di un sentire molto piú vasto.
domenica 22 ottobre 2017
«Cuius est imago haec?»
Today’s gospel is about politics! To understand
it, it can be useful to say something about the political situation of
Palestine in Jesus’ time. It was not an independent State, but just a province
of the Roman Empire. It was divided into different regions; some of them under a
puppet king (or “tetrarch”), like Galilee, ruled by Herod Antipas, and Ituraea,
under his brother Philip; others, like Judea and Samaria, directly depending on
Rome and ruled by a governor (at that time, Pontius Pilate). The Jews had
different positions on Roman rule; there were different parties; two of them
are mentioned in today’s gospel. The Herodians, so called because
supporters of king Herod Antipas, were in favor of the Romans. The Zealots,
instead, opposed the Romans and sought to overthrow their authority even
resorting to terrorist attacks. Then there were the Pharisees, who also were
against the Romans, but without employing violence.
giovedì 19 ottobre 2017
«Io ho le chiavi»
In un articolo pubblicato ieri su OnePeterFive, Maike Hickson (foto) si chiede: “Potrebbe
l’aneddoto raccontato sulla rivista dei Cappuccini essere la chiave per svelare
i piani del Papa sull’ordinazione delle donne?”.
lunedì 16 ottobre 2017
“Sensus fidelium” e scollamento ecclesiale
Come annunciato, venerdí scorso, 13 ottobre, è stato compiuto l’Atto di
consacrazione della Missione e di tutto l’Afghanistan al Cuore Immacolato di
Maria. Ne ha riferito AsiaNews, per cui non starò qui a ripetermi.
domenica 15 ottobre 2017
«Non fuerunt digni»
We have just finished reading the last of the
three parables told by Jesus in the temple of Jerusalem against the religious
leaders of the people—chief priests, elders and Pharisees. This time Jesus does
not speak of a vineyard, but of a wedding feast. Even in this case, it is not a
new image; it was already used in the old testament to portray final salvation.
We have heard, in the first reading, the prophet Isaiah speaking of a banquet
prepared by God for all peoples. Now Jesus takes up the same metaphor as a
symbol of the kingdom of heaven.
giovedì 12 ottobre 2017
Consacrazione al Cuore Immacolato
Domani, venerdí 13 ottobre, centesimo anniversario dell'ultima apparizione della Vergine a Fatima, nella chiesa della Missione, ci consacreremo al Cuore Immacolato di Maria. Per chi può unirsi a noi spiritualmente, questo è l’orario:
17:00 (12:30 UTC; 14:30 Roma; 08:30 New York): SANTO ROSARIO
17:30 (13:00 UTC; 15:00 Roma; 09:00 New York): SANTA MESSA
18:00 (13:30 UTC; 15:30 Roma; 09:30 New York): ATTO DI CONSACRAZIONE
domenica 8 ottobre 2017
«Hic factus est in caput anguli»
Jesus is still in the temple, arguing with the
chief priests and the elders of the people. He tells the second of the three
polemical parables against them. We heard the first one (the Two Sons) last week;
we will read the third one (the Wedding Feast) on next Sunday.
sabato 7 ottobre 2017
Censure liturgiche
La liturgia di questa XXVII domenica del tempo ordinario propone la
parabola dei vignaioli omicidi nella versione di Matteo (21:33-43). Si tratta
della seconda delle tre parabole che Gesú racconta nel tempio di Gerusalemme
durante la sua disputa con i capi dei sacerdoti e gli anziani del popolo. La
prima (“I due figli”), l’abbiamo sentita domenica scorsa; la terza (“Il
banchetto nuziale”) ci verrà proposta domenica prossima.
lunedì 2 ottobre 2017
Quando viene buono il latino
Nel mio post del 27 aprile 2016, a proposito
dell’esortazione apostolica Evangelii gaudium, scrivevo:
Nonostante il titolo latino, che di per sé dovrebbe riprendere le prime parole del documento, non esiste il testo latino di Evangelii gaudium. Non solo non lo si trova sul sito della Santa Sede, ma neppure negli Acta Apostolicae Sedis, dove è stato pubblicato esclusivamente il testo italiano (vol. 105/2013, pp. 1019-1137) … È lecito supporre che anche Amoris laetitia non verrà mai tradotta in latino.
domenica 1 ottobre 2017
«Paenitentia motus abiit»
Jesus is in Jerusalem by now. He has made his
triumphal entry into the Holy City and has begun to teach in the temple. And there
immediately start disputes between him and the religious leaders—in this case
the chief priests and the elders of the people. Among the controversies, Jesus
tells three polemical parables. We have read today the first of them; we will
read the other two on the following Sundays.
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