mercoledì 13 maggio 2009

Scorrettezze

Credo che non ci sia molto da dire sulla visita del Papa in Terra Santa. I fatti parlano da sé: da una parte (fra gli arabi, cristiani e musulmani senza differenza) un'accoglienza cordiale, calorosa e gioiosa (per quanto segnata dalla sofferenza); dall'altra solo polemiche meschine, petulanti e villane, che non meritano la seppur minima considerazione.

La lista delle scorrettezze da parte israeliana si va di ora in ora allungando. Vorrei qui soffermarmi solo su una di queste, perché segnalatami da un lettore un tantino preoccupato: "Sarà vero?", mi chiede. Il motivo della preoccupazione è dato dal resoconto della visita di cortesia del Papa ai due Gran Rabbini di Gerusalemme (quello sefardita e quello askenazita), resoconto pubblicato sul Jerusalem Post di ieri.

Il titolo spara: "Il Vaticano sospenderà ogni attività missionaria fra gli Ebrei". Nell'articolo si spiega poi che il Rabbino Capo askenazita, Yona Metzger, ha ringraziato il Papa per il suo "annuncio", chiamandolo un "accordo storico". Chiedo: quando il Papa avrebbe fatto tale storico annuncio? Dove? A chi? Io non ne so nulla. Mi sono letto l'intero discorso pronunciato dal Papa (potete trovarlo qui; tenete presente che tale discorso ha fatto seguito agli indirizzi di saluto dei due Rabbini), ma non ho trovato alcun "annuncio". Due sono le cose: o si sono capiti male, o si tratta di una delle tante scorrettezze a cui stiamo assistendo in questi giorni.

In ogni caso, vorrei tranquillizzare i miei lettori. L'annuncio è falso; ma, se anche fosse vero, non avrebbe alcun valore, perché non è nei poteri del Papa decidere una cosa del genere. Ricordate quando gli apostoli furono portati davanti al sinedrio? Il sommo sacerdote disse loro: "Non vi avevamo espressamente proibito di insegnare in questo nome?" Rispose allora Pietro insieme agli apostoli: "Bisogna obbedire a Dio invece che agli uomini" (At 6:28-29).